HOME SWEET HOME?!
Dimensioni: cm. 60 x 60
Anno di realizzazione: 2022 Info (in breve): scultura da parete Tecnica: mista Statistiche alla mano, il lockdown imposto dal Governo Conte per l’emergenza sanitaria da Covid19 ha avuto gravi ripercussioni sugli equilibri familiari.
Secondo l'associazione nazionale divorzisti italiani, nel corso del 2020 si è verificato un aumento delle separazioni pari al 60% in più rispetto al 2019. Condizioni di stress psicofisico, lontananza dai luoghi di lavoro o perdita dello stesso, difficoltà con i figli connesse alla didattica a distanza, hanno innescato un’esplosione emotiva che ha avuto come conseguenze il desiderio di allontanamento e la richiesta di separazione dal coniuge. “Home sweet home?!” è un’opera che nasce per dissenso nei confronti di una classe politica che si è dimostrata del tutto incapace di gestire una situazione emergenziale, e che ha totalmente sottovalutato l’impatto delle chiusure forzate sulla vita degli italiani. “Home sweet home?!” è un non-mosaico, nel senso che si tratta di un lavoro dove le “tessere” sono costituite da noccioli di ciliegia tranciati, che creano movimento, dinamicità, nonché una texture unica e suggestiva. “Home sweet home?!” è pura sperimentazione: realizzato interamente in polistirene, comprese le cellette dell’alveare, che rende la struttura più leggera. “Home sweet home?!” è una realizzazione che rappresenta uno “spaccato” del nostro Paese in un preciso momento storico: famiglie ed intere comunità costrette per decreto all’isolamento, all’impossibilità di relazionarsi con gli altri, a rimanere chiuse per settimane nelle proprie abitazioni. Nonni che per mesi non hanno potuto vedere i propri nipoti. Scuole di ogni ordine e grado chiuse. Ragazzi ed adolescenti impegnati, tra mille difficoltà, nella cosiddetta didattica a distanza. “Home sweet home?!” si spiega in poche parole: lo sfondo, che rappresenta il contesto generale, e l’interno di numerose celle, è stato verniciato con smalto decorativo effetto ruggine, metaforicamente parlando sinonimo di abbandono e di malfunzionamento, a rimarcare la lontananza delle Istituzioni, e per evidenziare che tutta una serie di provvedimenti presi “di pancia” non hanno dato i risultati sperati. In tante, troppe case la Luce si è spenta, per sempre. Quelle in cui è invece rimasta accesa rappresentano un piccolo segno di speranza e resilienza in un tempo dominato dalle tenebre. |