ET HABITAVIT IN NOBIS
Dimensioni: cm. 32 x 27,5 x 37
Anno di realizzazione: 2021 Info (in breve): Natività ambientata in un capitello votivo spogliato Tecnica: mosaico classico “Et habitavit in nobis” è un presepe particolare, ambientato all’interno di un capitello votivo, struttura architettonica particolarmente diffusa, che ancor oggi rappresenta una delle più antiche testimonianze di devozione popolare.
Questa edicola è stata volutamente spogliata dei simboli sacri, a sottolineare l’aridità spirituale che caratterizza il nostro tempo. Le linee essenziali e pulite obbligano in un certo senso l’osservatore a non distogliere lo sguardo dalla Natività collocata all’ingresso della nicchia. Nell’esecuzione di questo lavoro è stata largamente impiegata la tecnica del mosaico: lo spazio esterno, ad eccezione della porzione antistante la soglia, è stato realizzato con il metodo del ciottolato; in tutti gli altri (pavimento, interno della nicchia ed, appunto, porzione semicircolare prospiciente l’apertura della stessa) le tessere sono state disposte seguendo i canoni musivi classici. Lo spazio esterno retrostante la nicchia è occupato da due piccole aiuole in muschio sintetico. Particolarmente evidente il contrasto tra i materiali “poveri” scelti per la parte piana (sassi, muschio sintetico, composito ceramico e pietra porosa), ed il più “nobile” oro specchiato delle tessere che rivestono la parte interna della costruzione: il suolo rappresenta l’essere umano, nella sua condizione di estrema fragilità ed inquietudine; la nicchia simboleggia invece la volta celeste, ovvero il Regno di Dio. La Natività, in terracotta e proveniente da Loppiano (FI), si caratterizza per le linee minimaliste, il candore del bianco, colore della purezza, e per l’assenza di espressività dei volti, pienamente compensata dalla loquacità del linguaggio gestuale. Le figure, ed in modo particolare Gesù, sono stati intenzionalmente collocati sulla soglia d’ingresso: il Dio dei cristiani è sempre sulla porta, pronto ad accogliere, abbracciare e consolare l’umanità ferita. Realizzato nel 2021, misura cm. 32 di larghezza, cm. 27,5 di profondità e cm. 37 di altezza. |