UN SIMBOLO, UNA CITTA': VERONA
Dimensioni: cm. 67 x 67
Anno di realizzazione: 2023 Info (in breve): mosaico di sassi su pannello in polistirene Tecnica: mista “Una fotografia sfocata è la luce che asseconda il pensiero. I contorni diventano vaghi, le forme si sciolgono nei movimenti dell’indefinito” (Fabrizio Caramagna).
L’opera intitolata semplicemente “Un simbolo, una Città: Verona” nasce prendendo a riferimento l’immagine di un dettaglio della cancellata in ferro battuto delle Arche Scaligere, composta da maglie quadrilobe decorate con lance a tre punte, al cui centro un anello cinge la scala, simbolo araldico della città. Lo sfondo della foto che ha ispirato il lavoro è sfocato, cosicché lo sguardo non venga “distratto” da altri elementi. L’opera, ultimata nel gennaio 2023, è stata eseguita usando la tecnica del mosaico contemporaneo, realizzato con sassi tranciati che presentano tonalità che variano dal bianco al rosa. Il motivo decorativo è costituito da una base in forex ricoperta con colla cementizia che gli conferisce un aspetto materico, verniciata poi con smalto a base di ferro, successivamente ossidato per ottenere un effetto ruggine. “Un simbolo, una Città” è un lavoro che pone l’accento su una questione sempre aperta, ovvero quella del rapporto tra uomo e contesto urbano, ambiente che va rivisitato e rimeditato affinché possa continuare a vivere esercitando la lezione della sua memoria ed essere, contemporaneamente, l’espressione più compiuta di una società civile che vuole proiettarsi, nella certezza della sua identità, verso l’ignoto del futuro. “La città, con i segni del passato inscritti nelle sue strutture architettoniche, ci offre la possibilità di osservare la nostra stessa storia da inediti punti di vista e d’interrogare il passato alla luce delle questioni che interpellano il presente. Entrare nella storia e nelle storie delle città è un antidoto per resistere alla dispersione della memoria e dell’esperienza, che avvengono nello spazio opaco, in cui non si possono più decifrare i segni e i messaggi di una storia comune, dei rapporti tra gli esseri umani che lo hanno attraversato e modellato e in cui oggi non possiamo leggere più nulla della nostra identità” (Augé, 1993). |