L'ASSORDANTE SILENZIO DEL POPOLO INVISIBILE
Dimensioni: cm. 54,5 x 35
Anno di realizzazione: 2023 Info (in breve): mosaico di sassi su pannello in polistirene Tecnica: mosaico contemporaneo “Nella città vivono – o sopravvivono – persone invisibili, che ogni tanto balzano in prima pagina o sui teleschermi, e vengono sfruttate fino all’ultimo, finché la notizia e l’immagine attirano l’attenzione. E’ un meccanismo perverso, al quale purtroppo si stenta a resistere. La città prima nasconde e poi espone al pubblico. Senza pietà, o con una falsa pietà. C’è invece in ogni uomo il desiderio di essere accolto come Persona e considerato una realtà sacra, perché ogni storia umana è una storia sacra, e richiede il più grande rispetto. La città è fatta di Volti, ma purtroppo le dinamiche collettive possono farci smarrire la percezione della loro profondità. Vediamo tutto in superficie. Le persone diventano dei corpi, e questi corpi perdono l’anima, diventano cose, oggetti senza volto, scambiabili e consumabili” (Dal discorso di Benedetto XVI - 8 dicembre 2009).
Quella degli invisibili è una questione umana e sociale che non fa notizia e di cui si preferisce non parlare. Un dramma che mette in luce gravi carenze a livello sia istituzionale che associativo. Il numero delle persone in stato di estrema necessità è in continuo aumento, ma la politica è distratta da “altro”, e su questo occorre richiamare chi di dovere alle proprie responsabilità ed ad un profondo esame di coscienza. Gli invisibili sono tanti, si trovano ovunque, in ogni città, in ogni quartiere; è un problema percepito ma difficilmente riscontrato. Un piccolo e silenzioso esercito formato da uomini, donne e bambini di cui non ci si accorge; la loro esistenza non pesa, non disturba, come fossero trasparenti. Nonostante tutto portano avanti le loro vite con una speranza testarda, a conferma delle ingiustizie ed umiliazioni che la vita gli riserva quotidianamente. In loro regna un diffuso senso di imbarazzo nel chiedere aiuto materiale, un senso di frustrazione che rischia di degenerare in un ben più grave malessere umano e psicologico. Sono pervasi da una sensazione di solitudine ed abbandono, hanno paura di non essere compresi e, conseguentemente, ascoltati. Un efficace piano di interventi strutturati e mirati potrebbe restituire un minimo di dignità a quanti si sentono abbandonati ed intendono uscire dall’anonimato. Occorre redigere delle mappe del disagio, che vanno costantemente aggiornate per evitare che il malessere si trasformi in tragedia. |